LA PENA DEL VICOLO NELLE SANGUIGNE

DI GIORGIO BERTONE

01. Prefazione

 

Forse, — e il « forse » va rimarcato, — la provincia salverà l'uomo. Non la provincia borghesotta e ciarliera, miope e gozzaniana, pettegola e diffidente, ma quella non ancora attaccata dallo smog irritante, fresca d'aria e di idee, istintiva e generosa, dove il sacro edificio sovrasta ancora le case e il quartiere si difende nel vicolo. Qui tu puoi imprevedibilmente sostare al centro della strada per innamorarti di una grasta di basilico o di garofani rossi che pendano giù dal davanzale di una finestra normanna, senza che corra l'azzardo di essere falciato da una macchina lanciata a folle corsa. Qui il fiore di San Pietro e l'erba saponara riaccendono dello splendore delle messi e dello spruzzo sanguigno del mosto il muro sfatto di lebbra, gonfio di boria patrizia. Il cielo, a notte alta, è tutto un muto, caldo, infinito germinare di stelle musulmane...
A Castiglione abbiamo conosciuto le ragazze più belle, più scontrose, più tristi, più ambigue, più pazze, più vere del mondo.
E Anton Giulio Filoteo degli Omodei.
Anton Giulio è storico coscienzioso, indagatore diligentissimo di eventi, geografo vocato alla descrizione del luogo. E se è vero che la geografia è l'ampio scenario in cui le vicissitudini dell'uomo si pongono e si propongono, si svolgono e si giustificano, al saggio castiglionese.... (continua)

.: la notti longa :.

Prefazioni

a

Santi Battiato

Giorgio Bertone

Giombarresi

Filippo Nasello

La pelle del Pidocchio
Raf Occhipinti
Vincenzo Spadaro (contestazione)
Vincenzo Spadaro
Guglielmo Volpe