Mareneve

Anno II - N. 4
Aprile 1952

 

MARENEVE

Anno II - N. 4-Aprile 1952

LA PRIMA VOLTA che c'incontrammo (in verità, fu lui a venirmi a trovare) era un meriggio estivo ed avevo una gran voglia di assaporarmi un idillio in compagnia della mia piccola zampogna sotto i rami d'un fronzuto ulivo. Di là passava sovente la mia villanella amata. Avevo appena raggiunto l'ombra dell'ulivo che l'autorevole figura d'un uomo mi si piazzò dinanzi. Notai subito che non era delle mie parti e non nascondo che lì per lì mi procurò un pò di soggezione. Del che l'uomo rimase compiaciuto e sorrise. «Amico» mi disse, e intanto adocchiava i miei campi di grano mi piace il tuo canto. Ma è un canto solitario, sciupato. Non si può cantare solo e sempre la natura». In quel momento si trovò a passare la villanella. L'uomo notò il mio turbamento e sorrise male. « E' buffa, » disse » non conosce la seduzione delle mie donne ». E siccome non accennavo a dargli retta, proseguì con più calore : « Non ti è ancora nota la bellezza delle donne greche ? »

.: la notti longa :.

 
 
 

 

Mareneve 1951 - 1952

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