L'UMANA  CREATURA ha pur  sempre   soavi  momenti dì estasi.
Come per magia rinno­vata in una luce esterefatta, un sogno fluido di mirifiche immagini trasmette la chimera del pensiero, che si adagia per affondare dolcemente in un lago di beatitudini. Se odi allora il ritmo del vento sfiorarti col fremito d'un presagio, ti senti irrorato di speranza, "' e il tempo si raccoglie se­reno al tuo lato nel palpito ansioso che ti sublima le idee.
Hanno un bel dire i pessimisti, quando sullo schermo della memoria sorpresa si sciolgono le insolite forme della sua avventura. Se il silenzio che annulla la di­spersione dei sentimenti è miracolo d'altri mondi, i protagonisti della vicenda evocata (sognata?) rimangono quelli realissimi del tuo quotidiano vagabondare: il capoufficio, il macchinista del treno diretto 83...

.: la notti longa :.