1970
Ho incontrato il prof. Calì presso l'Edigraf del prof. V. Di Maria. La prima impressione che ho avuto è stata quella di trovarmi accanto al grande Ulisse. Praticandolo ho constatato che è vasta la sua cultura e grande il suo interesse per l'arte.
f.to Raf Occhipinti
CT 03/04/70 |
RAF OCCHIPINTI
01. L'INVENZIONE DEL SURREALE
Catania. La chiamano ancora l'Atene della Magna Grecia. E può darsi che lo sia. Ma a San Cristoforo e alla Civita, che di Catania sono il cuore e il polmone, il sottoproletariato urbano, quando l'agorà è piena, non vocifera più in greco; sacramenta in turco, con accentuate inflessioni levantine.
Qui pontificano due critici d'arte: Vito Librando, semper instans sibi, Tucidide; e Riccardo Campanella, candidus et fusus, Erodoto.
L'uno, la voce del cervello, macina impietosamente nella tramoggia delle sue atrabilità culturali immagini e colori, volumi e figure, persino cornici di quadri e plinti di statue,- e ne colano giù sentenze che non ammettono né appelli in Cassazione, né ricorsi presso l'alta Corte costituzionale. Per ogni corpo di reato un irrevocabile giudizio; sostituitegli gli oggetti di quel corpo, e solo allora il giudizio potrà modificarsi, in meglio o in peggio, ma sempre con l'attenuante o l'aggravante dei precedenti.
Vito Librando ha dettato per il nostro, qualche anno fa, questa scheda personale: « Si rafforza in noi la convinzione che per questo pittore il lavoro al cavalletto sia necessità espressiva, bisogno e modo di dare forma... (continua)
.: la notti longa
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