La pazienza dei contadini

1959

 

Partito Comunista Italiano

Copertina retro

 

LA PAZIENZA DEI CONTADINI

 

1. La Pazienza dei Contadini

Di famiglia contadina, conosco i contadini dell'Etna, conosco i loro canti e le loro preghiere, conosco le loro superstizioni e la loro miseria. Conosco sopratutto le loro aspirazioni ad una vita più degna e migliore, le loro lotte per la conquista del pane di ogni giorno.
Il mondo contadino si affaccia ormai prepotentemente alle soglie della propria coscienza, prende atto del suo agire, formula ed esprime in termini sempre più chiari le sue istanze, soffre, ma sa che in virtù di quella sua sofferenza può chiedere, deve anzi chiedere, il rispetto dei suoi diritti.
Il ritorno al passato, il ritorno alla tradizione e alle tradizioni va inteso, vichianamente, come rigenerazione di quei momenti irrepetibili, che formano la storia dell'umanità, la vera e l'unica storia.
E la vera storia non è quella — o almeno solo quella — dei Re e degli Imperatori e dei Papi e dei Condottieri e dei Grandi Mercanti e degli Sfrontati Mistificatori e, insomma, dei potenti e dei prepotenti e dei barbassori. La viera storia è quella del popolo, del grande popolo, del popolo dei contadini, dei braccianti, degli artigiani, dì tutti i lavoratori che nei secoli, giorno dopo giorno, giorno su giorno, hanno incessantemente costruito, sopportando sempre... (continua)

.: la notti longa :.

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