1956
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LINGUAGLOSSA E LA SUA PINETA
1. Prima Parte - 2. Seconda Parte - 3.Album Sci Cai Valliggiani
Si disegna nel nostro, spirito, sulla sfondo dell'Etna
maestoso, la vita degli antichi abitatori di queste contrade,
massimamente di quelli che vissero nello splendente periodo della civiltà greca, della quale anzi furono parte così
attiva. I cadenti muri che inquadrano il bianco possente
Vulcano, meravigliosamente si trasfigurano, dentro di noi,
nelle colonne di un antico tempio, e tutto un popolo ci
appare, pulsante di vita, come risvegliato da un magico
incantesimo.
Ecco la prima visione della Sicilia ellenica: pastori, contadini, pescatori, mietitori; spighe, frutti, grappoli, bacche. La terra ferace.
Demetra, figlia di Crono e di Rea.
I ricchissimi prodotti del suolo, vino, olio, frumento, orzo, ortaggi, vengono convogliati alle città. Ai porti è un continuo, incessante affluire di derrate. Navi salpano, navi approdano. Dinanzi a noi sta, ora, l'altro grande protagonista della storia e della civiltà di Sicilia. Il mare.
Poseidone, figlio di Crono e di Rea.
E ancora navi salpano, e navi approdano. I ricchi mercanti nelle piazze e nei fondachi contrattano senza posa marmi di Grecia, metalli di Spagna, telerie d'Egitto, avorio e profumi d'Oriente. E anche d'Oriente sono le ricercate spezie e le preziose perle; dell'Egitto i sontuosi tappeti, dell'Egitto il frumento. Dalle Cassiteridi proviene lo stagno, dalle regioni degli Iperborei ancora altri metalli, e oro, e pelli, e ambra. Attorno ai depositi è tutto un fermento di vita: sudano gli affaticati schiavi a caricare e trasportare; si soffermano., interessati, i viaggiatori venuti di lontano per vendere e comprare, per vedere; si aggirano, furtivi o sfacciati, procacciatori, lenoni e prostitute... (continua)
.: la notti longa
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