1969
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rosario di misteri
01. Prefazione
Fra le numerosissime Vite scritte in lode e a gloria del Beato Bernardo da Corleone ce ne rimane una compilata, con devoto secentesco struggimento, dal Frate cappuccino milanese Benedetto Sanbenedetti. In essa leggiamo: « (II Servo di Dio), importunato da un Frate suo confidente ad imparare a leggere, perché ciò gli avrebbe servito ad agevolargli la contemplazione de' misteri divini, né volendo egli farlo senza prima consigliarsi con Cristo, un dì che faceva oratione affettuosa davanti l'Immagine di un Crocifìsso, con supplicarlo che si degnasse di rivelargli qual fosse il suo santo volere intorno a questo particolare, sentì da lui dirsi con voce alta e chiara: ìternardo, Bernardo, non cercar tanti libri, ma ti basti quello delle mie piaghe: chi' da esso apprenderai dottrina più profittevole, che da qual altro sia! Per il che d'indi avanti si diede tutto allo studio di così gran libro e con tanta applicatione e gusto dell'anima sua che non sapeva distorsene ».
L'ammonimento accoratamente paterno del Cristo Crocifìsso è diretto, in particolari condizioni d'ambiente spirituale, ad un fraticello laico che, dopo aver lasciato il secolo e i suoi foschi compagni di bravate, ora si avvia, dissennatamente ostinato, sulla strada della santificazione. Non può valere, quell'ammonimento, per gli altri seguaci dell'Assisiate. i quali, affatto prevaricando la perfetta osservanza della Regola... (continua)
.: la notti longa
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