1996
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I DIAVOLI DEL GEBEL
01 . Prefazione - 02. Introduzione - 03. La genesi del Leggendario - 04. Le storie della Zia Mara - 05. Dalla lezione di Croce... - 06. L'edizione critica del Leggendario - 07. I diavoli del Gebel - 08. Le leggende mitologiche - 09. Le storie Siciliane di Artù - 10. Note - 11. La cagna di Mastro Ignazio... - 12. Il testamento di Don Paolo... - 13. La pantofola di Elisabetta - 14. La madre snaturata - 15. Il diavolo Meridiano - 16. Jàcitu evi! Jàcitu - 17. Polifemo Innamorato - 18. Polifemu nnamuratu - 19. I fratelli Pii - 20. La storia della Monacaglia - 21. La reggia nella caverna... - 22. Il riso convulso del decano
Un'antichissima leggenda fiorita in terra d'Egitto vuole che i crateri dei vulcani siano le porte dell'inferno. La leggenda dalle sponde del Nilo passò in Grecia, di là in Etruria e poi a Roma. Diavoli che sputano fuoco e zolfo tormentano le anime dei peccatori nel mondo cristiano; l'inferno cristiano è sotto terra, i crateri dei vulcani sono le porte dell'Inferno. Il cratere dell'Etna è la più ampia e la più terribile di queste porte. Le leggende nate attorno al fuoco del cratere, fin qui da nessuno raccolte, sono ancora oggi raccontate dai contadini e dai pastori che abitano sulle pendici del vulcano. Sono dei documenti preziosi e rivelatori di una civiltà pagana e insieme cristiana che meritano la massima attenzione da parte degli studiosi di folklore e di etnologia. E, parallele, le leggende, presumibilmente importate in Sicilia dai Normanni, del cratere come sede del Paradiso terrestre, dove il Re Artù, la sorella Morgana e i cavalieri della tavola rotonda avrebbero vissuto una seconda vita.
.: la notti longa
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