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1980
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YOSSIPH SHYRYN
01. Introduzione prima parte - 02. Introduzione seconda parte
03. Introduzione terza parte- 04. Yossiph Shyryn prima parte
05. Yossiph Shyryn seconda parte-06. Jajita Azzola -
07. Jack Hirschman - 08. Illustrazioni di Sebastiano Milluzzo
09. Yossiph Shyryn ( Ristampa del 2001)
Questo libro è voluto per dare risalto a uno dei maggiori poemi di Santo Cali, Yossiph Shyryn, ma a questo credo doveroso aggiungere tre brevi poesie per ricordare che Egli è il poeta non solo dell'amore, ma anche della morte. Infatti, l'ultima poesia della sua antologia poetica La notti longa è Ti corro dietro giorno e notte, o morte.
Quando Cesare Zavattini seppe della morte di Santo Cali, rimase tanto commosso che, andando a leggere le poesie del Nostro, capì subito il "clue" della poetica di Cali e, avallando la tesi dell'amore/morte, così mi scrisse: «Ho letto le poesie di Cali... mi pare bellissima Quando io muoio venici a Schisò, avrei voluto conoscerlo, o forse è meglio non conoscerci che in questo modo. O forse mi sarebbe piaciuto capitare lì all'improvviso, andata e ritorno entro ventiquattr'ore».
Anche la terza brevissima poesia Jajita Azzola schuma leggia d'aria darà al lettore la completa consapevolezza come il triste aspetto di un poeta sia una sintesi di amore/morte: «Oh come presto muore senza un lamento, agosto! Addio, addio...».
Ogni uomo consapevole si misura durante l'esistenza con la sua morte; e ogni cittadino di Linguaglossa sapeva, nel vedere la finestra dello studio di Santo Cali illuminata fino alle prime luci dell'alba, che Santo Cali faceva tesoro del tempo che sentiva in qualche modo breve.
Il giorno del suo funerale, nella piazza del paese piena di alberi e di fiori, da lui ideata e fermamente voluta e strappata con i denti all'abusivismo edilizio, la gente, «Saraceni di Sicilia», era venuta da ogni parte dell'isola. Fermo con me sugli scalini della chiesa, in attesa che il feretro uscisse, Leonardo Patanè, uno fra i più attenti critici degli scritti di Santo... (continua)
.: la notti longa
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