16-19/12/1982

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL DIALETTO DI SANTO CALÌ TRA "REGRESSO" E LIBERAZIONE


Delle molte funzioni, di cui, secondo Gian Luigi Beccaria, la poesia in dialetto è stata di volta in volta espressione nella letteratura italiana, almeno due ci sembra sopravvivano nell'opera di Santo Calì: quella di "deformazione" e "negazione nell'ordine"; e l'altra di "evocazione" del "mitico" e del "remoto", mediante l'adozione del "lessico tribale di un mondo patriarcale, o vinto, umiliato e doloroso, di straordinaria dignità". Anche degli altri modi descritti dal critico il dialetto di Calì ha conservato non poche attitudini: "documento e denuncia, ribellione o gioco aristocratico, divertimento filologico; suggestione e nostalgia di un mondo e di un ordine antico...".

Ma "il complessivo progresso dell'italianizzazione dei sistemi e delle strutture dialettali", che De Mauro individua già in atto dal periodo post-unitario, ha in generale indotto i poeti dialettofoni a piegare tutte queste istanze a due principali obiettivi: ricercare attraverso il dialetto uno strumento linguistico contestativo rispetto ai codici standardizzati adottati dai gruppi dominanti e riscoprire, all'interno della realtà da esso adombrata, relazioni e significati profondi e remoti, antecedenti all'ordine storico.
In effetti il progetto di Calì percorre questa duplice direzione, ritrovando parentele ed affinità con altre esperienze del dopoguerra. E innanzitutto esso travalica lo sforzo neorealistico di mimesi dialettale in funzione popolare, ponendosi, al di là dei suoi esiti, più complessi interrogativi che non quelli dell'acquisizione di un arguto patois. E inoltre, mobilitando tutte le tensioni sentimentali ed intellettuali dell'autore, il dialetto diviene il tramite essenziale per una visione del mondo che... (continua)

.: la notti longa :.

Convegno di Studi

a

Girolamo Barletta

Prefazione

Giuliano Manacorda

Introduzione al convegno

Mario Rappazzo

L'umanista alla ricerca...

Sebastiano Milluzzo

Santo Calì cultore d'arte

Gaetano Caponetto

Ideologia e funzione del dialetto

Giuseppe Savoca

Sacro e profano nella poesia...

Nicolò Mineo

Analisi di "Repitu d'amuri..."

Rosario Contarino

Il dialetto di Santo Calì...

Paolo Daniele

Santo Calì e il mondo classico

Leonardo R. Patanè

Un inedito di Santo Calì: Clerys

Paolo Mario Sipala

Memoria poetica...

antonio Corsaro

Calì e i suoi traduttori

Carmelo Musumarra

La parola e il verso

Maria Pia Fiumara

Ricordo

Natalia Calì

Saluto ...

Girolamo Barletta

Commemorazione di ...