16-19/12/1982
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ATTI DEL CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI
01. PREFAZIONE
Non è facile che nel mondo delle "Lettere" attorno ad un "convegno" si realizzi un coagulo di presenze fisiche e di idee tanto spontanee ed efficaci come quelle che dal 16 al 19 dicembre di un anno fa si registrarono a Linguaglossa, ad iniziativa dell'Amministrazione comunale, per il "ricordo" del poeta Santo Cali.
E parliamo di "ricordo" non già per sminuire la portata dell'evento, che è pervenuto a conclusioni imprevedibili, quanto per sottolineare che tutti gli apporti critici di qualunque taglio hanno avuto la freschezza e la palpitante attualità delle cose dette col cuore. Ci perdonino i molti relatori: abbiamo avvertito che sempre alla ragione s'è accompagnato il cuore.
Da Manacorda, saggio conduttore del convegno, a Corsaro, Mineo, Patanè, Milluzzo, Sipala, Savoca, Rappazzo, Contarino, Daniele, Caponetto, Musumarra, tutti hanno dimesso l'abito dei letterati, vestendo le relazioni di quel tanto di "umanità" che basta a far balzare viva dai fogli la persona rievocata.
Si è che Santo Cali è ancora troppo presente per poterne tentare il distacco "critico". Ma l'avere i relatori concesso molto al "cuore" non significa che il "convegno" abbia mancato i suoi obiettivi che in fondo erano quelli di tracciare un "profilo" credibile del poeta. Il che è puntualmente avvenuto.
Non che di Santo Cali sia stato detto tutto. Ha ragione Manacorda: siamo ancora agli inizi, ma siamo riusciti a "stanarlo", a farlo uscire dal guscio linguaglossese e proporlo come inimitabile poeta del suo "siciliano-turco"... (continua)
.: la notti longa
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